La nostra storia |
Aprile 1964: vengono presentati al Circolo della Stampa di Milano i primi dodici Piatti del Buon Ricordo. Il collezionismo comincia a diffondersi quasi subito.
La nostra Associazione viene fondata il 2 marzo 1977 a Torino con atto del notaio Borgo da cinque grandi collezionisti (Gianna Borsetti Zegna di Biella, Ilario Cinque e Corrado Lapi di Milano, Marco Regge e Carlo Dogliotti di Torino) e ne fu dato annuncio al pubblico e ai giornalisti qualificati presso il Circolo della Stampa di Milano nel corso di una serata conviviale e per l’occasione fu distribuito ai 183 partecipanti un piatto speciale commemorativo offerto dall’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, quel piatto venne subito chiamato “Piatto del Collezionista 1977”.
Ben presto l'Associazione raccolse numerosi Soci ed iniziarono le altre finalità che si era prefissa: riunioni nei ristoranti che cambiavano specialità, convivi per i nuovi che entravano a far parte dell'Unione Ristoranti, incontri tra i Soci per gli adempimenti di rito e le diverse tematiche da condividere. Insomma, in realtà, ogni scusa buona per stare insieme, assaporare le specialità enogastronomiche regionali e trascorrere piacevoli giornate pagando un prezzo (altro elemento interessante…) certamente al di sotto degli standard abituali dei locali frequentati.
È gestita da un Consiglio Direttivo composto di cinque membri ed ha come organi di controllo, un Collegio dei Revisori dei Conti.
Un Notiziario mensile, «Il piatto del Buon Ricordo NEWS», diventò subito il giusto collante tra i Soci, l'Associazione e l'Unione per lo scambio dei reciproci impegni e delle relative informazioni.
La forza degli iscritti, il riconoscimento del Sodalizio e le idee condivise hanno in seguito portato l'Associazione ad assumere proprie iniziative. Nascono così gli incontri per gli Auguri di fine anno attraverso un piatto dedicato, ogni anno diverso (nel 2018 si è festeggiata la ventunesima edizione), mentre è recente l'iniziativa di "Italia a Tavola", un appuntamento dedicato alle zone interregionali dell'Italia (la Romagna del Rubicone, la Valnerina di Norcia, il Polesine di Parma, il Pollino e la Sila) che per le peculiarità descritte assume una valenza praticamente infinita nel tempo.
Dunque, associarsi conviene. A volte siamo capaci di fare molti chilometri soltanto per poter stare insieme in un pranzo sapendo che, sicuramente, ne varrà la pena. Provare per credere. |